RICORSI IN MATERIA DI GRATUITO PATROCINIO | avvocato Andria

RICORSI IN MATERIA DI GRATUITO PATROCINIO
Avvocato Simona Aduasio – Andria
GRATUITO PATROCINIO
Il Patrocinio a spese dello Stato (cosiddetto Gratuito Patrocinio) è stato istituito al fine di rendere effettivo il diritto di difesa, contemplato dalla Costituzione Italiana, dal Trattato per la Costituzione della Comunità Europea, dalla Convenzione Europea per i Diritti dell’Uomo e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
Il Gratuito Patrocinio garantisce assistenza legale (giudiziale) alle persone prive di risorse finanziarie sufficienti per corrispondere l’onorario ad un avvocato.
L’onorario e le spese spettanti al difensore saranno pertanto liquidati dal giudice al termine del processo e corrisposti all’avvocato dallo Stato.
COME SI ACCEDE AL GRATUITO PATROCINIO
Sono state già illustrate in questo articolo le condizioni per ottenere l’ammissione al Patrocinio a spese dello Stato (Gratuito Patrocinio), il limite di reddito per accedervi e i casi di esclusione dal beneficio.
RIMEDI IN MATERIA DI GRATUITO PATROCINIO – LE DIVERSE IPOTESI DI RICORSO IN OPPOSIZIONE
In questa pagina si approfondisce invece il tema dei rimedi che la legge prevede nei casi di rigetto dell’istanza di ammissione al Patrocinio a spese dello Stato (Gratuito Patrocinio), di revoca dell’ammissione già precedentemente concessa, di rigetto dell’istanza di liquidazione richiesta dal difensore o infine di liquidazione non conforme alle tariffe stabilite dalla legge.
Ricorso in opposizione al RIGETTO DELL’ISTANZA DI AMMISSIONE AL GRATUITO PATROCINIO
Contro il provvedimento di rigetto dell’istanza di ammissione al Patrocinio a spese dello Stato, l’interessato può proporre, nel termine di venti giorni, ricorso in opposizione davanti al Presidente del Tribunale o al Presidente della Corte di appello ai quali appartiene il Giudice che ha deciso di rigettare l’istanza di ammissione al beneficio del Gratuito Patrocinio.
Il procedimento segue il rito sommario di cognizione ex art. 702-bis c.p.c., che si conclude con ordinanza.
Quest’ultima è impugnabile esclusivamente mediante ricorso per Cassazione e non anche in appello.
Ricorso in opposizione alla REVOCA DELL’AMMISSIONE AL GRATUITO PATROCINIO
Dopo l’ammissione al Patrocinio a spese dello Stato, può accadere che venga notificato all’interessato un provvedimento di revoca del beneficio.
L’articolo 112 del D.P.R. 115/2002 disciplina i casi in cui può essere legittimamente revocato il Gratuito Patrocinio.
Sinteticamente, riguardano tutti la mancanza – originaria e volutamente non dichiarata ovvero sopravvenuta e non comunicata – delle condizioni reddituali per richiedere l’ammissione al Gratuito Patrocinio.
Anche avverso tale provvedimento è possibile proporre, nel termine di venti giorni, ricorso in opposizione alla revoca del Gratuito Patrocinio.
In questo caso il D.P.R. 115/2002 prevede testualmente il solo rimedio del ricorso per Cassazione. Invero, fino a poco tempo fa sussisteva sul punto un contrasto giuriprudenziale: alla tesi dell’esclusiva proponibilità del ricorso per Cassazione si contrapponeva il diverso orientamento – applicabile limitatamente ai casi di revoca d’ufficio – che riteneva proponibile ricorso in opposizione dinanzi al Presidente del Tribunale o della Corte di Appello e, dunque, successivamente, anche ricorso per Cassazione.
Recentemente, si sta invece affermando la possibilità di proporre opposizione nel merito avverso il provvedimento di revoca del beneficio.
Da ultimo, la sentenza n. 8182 del 2020 della quarta sezione penale della Corte di Cassazione, anche se in tema di opposizione alla revoca del decreto di pagamento, ha affermato i seguenti princìpi di diritto, che ben potrebbero valere anche nell’ipotesi di opposizione alla revoca del Gratuito Patrocinio:
– “la soluzione interpretativa secondo cui, nel silenzio della legge, non sarebbe esperibile l’opposizione nel merito avverso il provvedimento di revoca del decreto di pagamento, si porrebbe in distonia con la tendenza del legislatore a prevedere espressamente i casi di limitazione dei mezzi di impugnazione“;
“il decreto di revoca del decr